Formazione iniziale
«La formazione permanente e iniziale è la chiave che ci apre al presente con passione e a un futuro di speranza e di conseguenza a una vita religiosa significativa»
Fr. José Rodríguez Carballo
“Dalla formazione che riceviamo o diamo dipende il presente e il futuro della nostra vita e della nostra missione. La formazione è la chiave che ci apre la porta a una vita e missione significative. Senza una formazione adeguata alle esigenze di oggi, il rischio di ripeterci, di fermarci e di perdere il senso di ciò che siamo e di ciò che facciamo è più di una semplice ipotesi di lavoro“.
Ècon questa citazione di Fr. José Rodríguez Carballo che ci piace presentare il nostro cammino USMI per le giovani in formazione iniziale.
La chiave è un simbolo molto evocativo, la chiave dà il potere di varcare una soglia, di aprire qualcosa di inviolabile, porte, cancelli, scrigni, lucchetti, è anche simbolo di libertà, di scoperta e di conoscenza. Al giorno d’oggi forse, è più facile parlare di “password”, ovvero di “chiave di accesso” per intendere quella parola capace di far accedere in modo esclusivo a una risorsa significativa.
Nella formazione iniziale si tratta di accedere all’essenziale della nostra vita consacrata. In questi tempi più che mai ci si impone di tornare al cuore stesso della nostra scelta cristiana e religiosa, senza perderci in cose secondarie, pertanto, il gran lavoro di fronte al quale si trova la vita religiosa e in particolare l’ambito della formazione, consiste in questo: identificare gli elementi irrinunciabili di questo progetto di vita. Nella ricerca degli elementi irrinunciabili, la formazione consiste fondamentalmente nel lasciarsi trasformare e configurare a immagine del Maestro, nel lasciare che lo Spirito ci vada con-formando a Lui.
Una prima chiave importante da consegnare alla giovane in cammino è quella in grado di aprire il cuore e lo sguardo a riconoscere l’esperienza di Dio, così da sviluppare la capacità e la sensibilità per captare il linguaggio di Dio, sentire la Sua presenza e il Suo lavoro amoroso nella vita quotidiana ricordando che nel processo di formazione, si tratta di alimentare non solo una dimensione, per quanto importante possa essere, ma l’intera vita: è necessario fare attenzione alla dimensione umana, cristiana e carismatica, ovvero sviluppare la dimensione integrale della persona.
Riferimento per l’Equipe formativa
Suor Stefania Peri
Suore Adoratrici del SS. Sacramento - Via Galileo Galilei, 18 26027 Rivolta D'Adda (CR)
3240464625
suorstefania@suoreadoratrici.it
Equipe formativa
Le responsabili e le maestre di formazione delle Congregazioni che partecipano ogni anno ai cammini proposti diventano parte dell’equipe formativa degli stessi percorsi USMI. Nello scambio, durante l’anno, di idee, pensieri, problematiche, necessità nascono iniziative mirate perché ogni incontro possa essere personalizzato e possa offrire alla giovane la chiave per una crescita umana e spirituale. Le proposte vengono costruite a partire da quegli elementi ritenuti indispensabili per un’adeguata educazione/formazione: l’incontro con la Parola, i tempi di silenzio, il confronto in piccoli gruppi internazionali e multiculturali, la fraternità, piccoli laboratori in cui incoraggiare e sostenere la capacità di collaborare in un progetto comune.

Vita fraterna
Fondamentale e irrinunciabile per la formazione è anche la chiave della vita fraterna. I modi di vivere la vita fraterna cambiano secondo il carisma, possono essere secondari i modelli sociologici di comunità religiosa, le forme di organizzazione e i ritmi comunitari, però l’essenziale rimane: la vita fraterna mostra al mondo in cosa consiste l’amore cristiano; la vita fraterna è, di fatto, uno dei segni più forti dell’amore dell’Eterno. Saper convivere e crescere con “l’altro”, con “il diverso” già dall’inizio della vita consacrata è una possibilità grande di formazione.
Comunicazione interpersonale
Molto importante è anche la comunicazione interpersonale. Essa è il primo passo per progredire nella costruzione di un’autentica vita fraterna.
«Malgrado i molti mezzi di comunicazione di cui dispongono i religiosi – afferma Fr Carballo – ho l’impressione che oggi si è penalizzata molto la comunicazione interpersonale. Incontriamo sempre più degli interconnessi e meno persone che comunicano, sempre più comunità e tuttavia siamo sempre più soli”.
Per le giovani, al giorno d’oggi sono sempre più “figlie uniche”, fare un percorso insieme diventa così l’occasione per crescere nel confronto, nella condivisione e nella interdipendenza, significa dare loro la possibilità soprattutto di sperimentare e accedere in cordata, oltre la soglia, ad un futuro di autenticità e testimonianza. Solo così la vita religiosa sarà profetica.